L’arte di Fabio De Vincente racchiude quello che è stato ed è il suo stile di vita.
A 5 anni riceve una tastiera giocattolo e il giorno successivo si suona e canta "Tanti auguri" e "Oh When The Saints Go Marching In" con i giusti accordi. A chi gli chiede cosa volesse fare da grande risponde: “il musicista”.
I suoi primi spettacoli sono per la mamma, cantando, suonando, recitando, ballando; a 10 anni sceglie il pianoforte come compagno di vita. Autodidatta, precoce nella vita come nella musica, a 11 anni scrive le prime canzoni, crea le prime band e incomincia ad esibirsi negli oratori.
Fin da ragazzino sfida lo zio, musicista professionista, riproducendo al pianoforte i brani che lo zio suonava. Alle medie è il tastierista della scuola. Molto indisciplinato, tra sospensioni, bocciature, esuberi di assenze, risse e mancanza di studio, cambia una decina di istituti nelle superiori. Protagonisti nella sua vita sono anche poesia, aforismi e pittura. A 17 anni passa 6 mesi a scrivere poesie e dipingere senza mai uscire di casa.
Grazie alle doti di intrattenitore suona piano e voce nei più prestigiosi club di Torino, Alassio, Capri, Costa Smeralda, Montecarlo, Londra, New York e molti altri, e per eventi esclusivi.
Nel 2010 esce il suo primo singolo “Soltanto in un attimo”.
Dopo il suggestivo esordio in un concerto dalle finestre in Piazza San Carlo a Torino, fa sold out nella stessa città con un innovativo spettacolo al Teatro Carignano, primo evento in Italia rivolto anche ad un pubblico sordo. Nasce così l’idea di portare al Festival di Sanremo 2012 per la prima volta la Lingua dei Segni con “Oltre le nuvole” in duo con un artista sordo.
Ospite su Rai 1 da Maurizio Costanzo, presenta il singolo "Come quando fuori piove". Nel 2013 è testimonial con "L'unica cosa che so" di una campagna sulla sicurezza stradale. Fa anche una versione con il rapper Rayden e il remix del bassista dei Subsonica e produttore musicale Luca Vicio Vicini.
Con "Come non ce n'è" entra nei 60 finalisti delle Nuove Proposte per il Festival di Sanremo 2014. Esce poi la versione in spagnolo “Como no hay igual”. Anche al Festival del 2015 con "Quando capita" entra nei finalisti.
Dopo l'uscita di “One life one show” apre il concerto di Francesco Sarcina (“Le Vibrazioni”) e partecipa a The Voice of Italy 2016 esordendo al pianoforte con “Say Something” entrando nel team Dolcenera, nonostante anche Max Pezzali, Raffaella Carrà ed Emis Killa lo avrebbero voluto. Per tutti è un “musicista d’esperienza”, per Giorgio Moroder è “quello che potrebbe avere un successo discografico”.
Apre il live di Dolcenera dopo un breve tour tra Los Angeles e Las Vegas torna in Italia come giurato per due music talent con Moreno e Francesco Facchinetti.
Ospite in tv e radio regionali, presidente di giuria per un altro talent torinese, alterna diversi live alla produzione di brani inediti con Vicio.
E’ proprio Fabio De Vincente che si racconta nelle sue canzoni, ha il vissuto giusto per cantare quelle parole che solo chi vive certe esperienze può scrivere. La sua capacità compositiva, le melodie immediate, la sostanza testuale, il suo pianismo, la sua versatilità da polistrumentista e la cura degli arrangiamenti fanno di lui un musicista completo.
Per la terza volta entra nei finalisti di Sanremo Giovani 2019 con "Come nelle favole", brano che esce in seguito, ad aprile 2021, primo singolo del suo nuovo progetto, entrando subito in classifica EarOne e Indipendenti. Segue personalmente tutto del suo progetto e dopo due mesi, anche il secondo singolo “Vegas”, con anteprima esclusiva su “La Stampa”, entra nelle classifiche e conquista passaggi su radio nazionali. Ora è il momento di “Stiamo bene insieme” dall’1 ottobre 2021 in radio e in tutte le piattaforme digitali.